Regista e teorico teatrale polacco (Rzeszów 1933 - Pontedera 1999). Maestro di un'intera generazione di teatranti, in opposizione alle correnti più diffuse dell'avanguardia teatrale si è dedicato all'approfondimento del rapporto attore-spettatore attraverso l'eliminazione del "superfluo", a ricerche sull'espressività fisica dell'attore e alla definizione di un nuovo uso dello spazio, in una teoria del teatro come cerimonia rituale e del corpo come veicolo attraverso il quale liberare ricordi ancestrali ed energie cosmiche. Tra gli spettacoli da lui diretti: Il principe Costante di Calderón de la Barca nella riduzione di Slowacki (1965); Apocalypsis cum figuris (1968), elaborazione collettiva su testi della Bibbia, di Dostoevskij, Eliot e S. Weil.
Dopo avere studiato a Cracovia, a Mosca e in Cina, esordì nella regia nel 1957 con Les chaises di Ionesco. Dal 1959, con L. Flaszen, fu direttore del teatro-laboratorio 13 Rzędów di Opole, che nel 1965 si trasferì a Wrocław. In questo teatro G. venne via via elaborando la sua teoria, secondo la quale la regia dev'essere ritenuta un ramo della pedagogia e il problema teatrale si accentra nella figura dell'attore: questi deve, attraverso una serie di esercizi sistematici e graduali, giungere a eliminare tutte le resistenze fisiche e mentali, fino a conseguire la piena capacità di dare espressione immediata agli impulsi interiori. Successivamente si dedicò solo all'insegnamento, rifiutando il teatro come evento compiuto. Stabilitosi in Italia, collaborò fino al 1984 con il Centro per la sperimentazione e la ricerca teatrale di Pontedera.
Oltre a quelli citati, tra i suoi spettacoli si ricordano: Cain di Byron (1960); The tragical history of doctor Faustus di Marlowe (1962); quattro edizioni di Akropolis da Wyspianski (1962-67), punto di partenza del tentativo di definire un nuovo tipo di teatro che postuli la distribuzione del ruolo dello spettatore. Il suo libro Towards a poor theatre, edito per la prima volta nel 1968 dall'Odin Teatret, ha avuto una grande influenza sul teatro mondiale.