Psicanalista francese (Parigi 1924 - Beaune 2011). Oltre agli studî medici ha compiuto anche studî filosofici e letterarî. Fondatore (1970) e direttore del laboratorio di psicologia patologica e di psicanalisi all'univ. di Parigi VII, dove ha insegnato fino al 1993, nonché della rivista Psychanalyse à l'université (1975-94). È stato prima vice-presidente, poi presidente dell'Associazione psicanalitica francese (1969-71). È noto soprattutto per il fondamentale Vocabulaire de la psychanalyse (in collab. con J.-B. Pontalis, 1967; trad. it. 1968), che ha costituito un punto di riferimento teorico-critico nell'ambito degli studî psicanalitici. Si è poi occupato di alcuni grandi temi della tarda teorizzazione freudiana nel suo Vie et mort en psychanalyse (1970; trad. it. 1972). Del 1988 è quindi Nouveaux fondements pour la psychanalyse (trad. it. 1989). Notevole anche il saggio su Hölderlin et la question du père (1961; trad. it. 1992). Altre opere: La révolution copernicienne inachevée (1992), che raccoglie una serie di suoi articoli; Le fourvoiement biologisant de la sexualité chez Freud (1993); Entre séduction et inspiration, l'homme (1999; trad. it. 2002); L'après-coup (2006).