HYPPOLITE, Jean
Filosofo francese, nato a Jonzac (Charente-Maritime) l'8 gennaio 1907, morto a Parigi il 27 ottobre 1968; professore a Strasburgo (1945-48) e alla Sorbona (dal 1949), direttore della École Normale Supérieure (1954-63), e infine (dal 1963) professore al Collège de France. Con la traduzione francese (1939-41) della Phänomenologie des Geistes di Hegel, e con i suoi studi sul pensiero hegeliano (Genèse et structure de la Phénoménologie de l'esprit de Hegel, 1947; Introduction à la philosophie de l'histoire de Hegel, 1948) ha suscitato in Francia un rinnovato interesse per il grande filosofo tedesco. In Logique et existence (1953) e Études sur Marx et Hegel (1955) ha esaminato e approfondito le istanze fenomenologiche, esistenzialistiche e marxistiche presenti nella filosofia contemporanea.
Secondo H. l'apporto fondamentale dello hegelismo è la concezione dello spirito come storia: al centro del pensiero di Hegel, infatti, è l'esperienza delle relazioni spirituali e del loro divenire: relazione tra uomo e uomo, tra individuo e società, tra uomo e Dio, tra padrone e schiavo. Al tempo stesso Hegel, soprattutto negli scritti giovanili e nella Fenomenologia, è, secondo H., un filosofo meno lontano da Kierkegaard di quanto possa sembrare. Infatti ciò che caratterizza per Hegel l'autocoscienza dell'uomo è la separazione che essa provoca dalla vita ingenua e immediata, il suo innalzamento al di sopra delle determinazioni statiche dell'essere. Dunque, l'esistenza sorge dal seno del mondo come perpetua negazione di tutte le sue maniere di essere. Prendere coscienza della vita nella sua totalità significa pensare alla morte, esistere di fronte alla morte; e così ci si presenta l'autentica autocoscienza. Tutto ciò dimostra, secondo H., la profonda affinità fra la concezione hegeliana dell'esistenza o certi temi dell'esistenzialismo contemporaneo.
Bibl.: I. D'Hondt, In memoriam Jean Hyppolite, in Les études philosophiques, 1969, n. 1; G. Canguilhelm, Hommages à Jean Hyppolite, in Revue internationale de philosophie, 1969, n. 10.