Pittore (Ginevra 1702 - ivi 1789). Formatosi a Parigi presso il miniatore e incisore Jean-Baptiste Massé (1687-1767), solo dopo un soggiorno a Roma (1736) e un lungo viaggio nelle isole dell'Egeo e a Costantinopoli, dove rimase per cinque anni, ebbe successo come ritrattista nelle corti di Vienna (1743), Parigi (1748), Londra (1753-56) e nei Paesi Bassi. Tornato a Ginevra (1757), se ne allontanò per brevi soggiorni a Vienna, Parigi, Londra e Lione. Conosciuto come il "pittore turco", per il suo esotico abbigliamento e per alcuni soggetti dei suoi quadri, L. adottò soprattutto la tecnica del pastello, ricercando una rappresentazione realistica esaltata dalle superfici cromatiche terse e luminose. Oltre a ritratti (L'imperatrice Maria Teresa; La contessa di Coventry in costume turco, entrambi ad Amsterdam, Rijksmuseum; esponenti della famiglia reale inglese, castello di Windsor; M.me d'Épinay, Ginevra, Musée d'art et d'histoire), dipinse alcuni paesaggi, raffinate scene di genere (Fanciulla col vassoio della cioccolata, Dresda, Gemäldegalerie) e, negli ultimi anni, nature morte (conservate soprattutto a Vienna, museo del Belvedere, e a Ginevra, Musée d'art et d'historie). Nel 1781 pubblicò un Traité des principes et des règles de la peinture.