COCTEAU, Jean (X, p. 672)
La personalità di questo scrittore di teatro, poeta, narratore, critico, regista e soggettista cinematografico, si è andata negli ultimi anni sempre meglio precisando. Dal suo esordio (La Lampe d'Aladin, 1909; Le prince frivole, 1910; La danse de Sophocle 1912) egli è stato, si può dire, onnipresente nella vita letteraria e artistica parigina trascorrendo per tutti i movimenti d'avanguardia, più in qualità di simpatizzante e di curioso sperimentatore che di vero e proprio aderente.
I suoi modi iniziali dopo i tentativi funambolici della giovinezza quali Poésie 1916-23 (1924), Morceaux Choisis, Le Cap de Bonne Espérance (1916-19), Vocabulaire (1922), Discours du Grand Sommeil (1916- 18), hanno rapidamente attinto una maturità poetica libera e ardita in Plain-Chant (1923) e Opéra. Scrisse poi Escales, La rose de François, L'Ange heurtebise; Mythologie (1934), Allégories (1941), La Crucifixion (1945). Ha fatto incidere in dischi la dizione dei Poèmes d'Opéra e di Le Fils de l'air. Nel romanzo, dopo lo sconcertante Potomak (1914) ripreso ancora in La fin du Potomak (1940), sono venuti Thomas l'Imposteur, Le Grand Ecart (1923), La Belle et la Bête, che riprende con fine magistero di stile l'antica leggenda, e Les Enfants Terribles (1929); traduzione italiana: I ragazzi terribili, Milano 1947, che è forse il risultato più alto di C. Il tema dell'incesto è fiabescamente ma vigorosamente sviluppato anche nel teatro, dai drammi Œdipe-Roi (1928), Antigone (1922), La Machine infernale (1934) che riprende, per la terza volta, il mito di Edipo. In maniera più torbida il tema è presente nelle coscienze decadenti e viziose di Les parents terribles (1938) ove la dialettica freudiana del comportamento si scopre in modo alquanto meccanico. In questo gruppo di opere C. si avvicina a una pessimistica intuizione generale della vita, senza peraltro giungere a possederla e a formularla neppure nell'arte se non per lampi fugaci. Altri drammi sono: Les Mariés de la Tour Eiffel (1921); Roméo et Juliette, Orphée, Les Chevaliers de la Table Ronde (1937), Renaud et Armide (1943), L'Aigle à deux têtes, Les Monstres sacrés (1940), La Machine à écrire (1941), e una riduzione di Ruy-Blas. Su dischi sono stati incisi La Voix Humaine (1930), Anna Labonne, La scène du Sphinx. C. è anche un provveduto teorico e sagace polemista, e se non veramente un critico, certo un acuto ragionatore e intenditore di cose d'arte. Numerose anche in questo campo del suo multiforme lavoro, le testimonianze della sua attività: Le coq et l'Arlequin, Notes autour de la Musique (1918); Carte blanche (1919); Visite à Barrès (1923); Le secret professionel (1923); D'un ordre considéré comme une anarchie (1924); Picasso (1924); Le Rappel à l'Ordre (1926); Lettre à Jacques Maritain (1926); Le Mystère Laïque; Opium (1930), Une entrevue sur la critique; Essais de critique indirecte (1932); Portraits-souvenir; Mon premier voyage (1937). Egli stesso ha illustrato con disegni parecchie delle sue opere (Les Enfants terribles, 1934, Thomas l'Imposteur, Les Chevaliers de la Table Ronde, Le Grand Ecart, Le Secret professionel) e ha lavorato alla realizzazione cinematografica di Le Sang d'un poète (1933), Tristan et Yseult (dopo il 1940), La Belle et la Bête, Les visiteurs du soir e L'éternel retour (1944). Ha collaborato per il testo poetico con diversi musicisti: per Parade (1917) con Satie, Le Bœuf sur le Toit (1920) e Le Pauvre Matelot con Milhaud, Antigone con Honegger, Œdipus Rex con Stravinskij, Cantate con Markevic, Les mariés de la Tour Eiffel col "Groupe des six" (Auric, Durey, Honegger, Milhaud, Poulenc, Tailleferre).
Bibl.: G. Bauer, Les Parents terribles, in Larousse Mensuel Illustré (febbraio 1939); R. Tavernier, B. Cendrars et C., in Confluences, 1943, f. 21-24; C. Roy, J. C. ou vingt ans en 1913, in Confluences, 1944, f. 28; C. Mauriac, Àpropos de J. C. ou la vérité du Mensonge, Parigi 1945; C. Bo, Resistenze in una voce umana, in In margine ad un vecchio libro, Milano 1945; G. Pavegnani, Prefazione alla trad. it. di Les Enfants terribles, Milano 1947; P. Dominique, Quatre hommes entre vingt, Parigi 1924; M. Raymond, De Baudelaire au Surréalisme, Parigi 1947; E. Sitwell, A Poet's Notebook, Londra 1943.