Mill, James
Filosofo ed economista inglese (Northwater Bridge, Angus, 1773-Londra 1836). Studiò a Edimburgo, poi a Londra, dove dal 1898 strinse rapporti di amicizia con J. Bentham, con il quale collaborò nella pubblicazione della Westminster review, uno degli organi più importanti del radicalismo filosofico dei primi decenni del 19° secolo. Impiegato presso la Compagnia delle Indie orientali (della quale divenne capo nel 1830), dedicò la sua prima opera (History of British India, 3 voll., 1818) a una vivace critica della dominazione coloniale inglese in India, cercando inoltre di delineare per la prima volta una storia della civiltà indiana che ne mettesse in evidenza i caratteri originali. Negli anni 1820-21 scrisse per l’Encyclopedia Britannica vari articoli (fra i quali Government), che furono una delle più efficaci espressioni delle teorie politiche dei filosofi radicali e misero in moto quel processo che portò al Reform bill del 1832. M. sosteneva tra l’altro l’opportunità di una limitazione dello sviluppo demografico, riprendendo le idee di T.R. Malthus.