STURM, Jakob
Uomo politico e uno dei maggiori fautori della Riforma, nato a Strasburgo il 10 agosto 1489, ivi morto il 30 ottobre 1553. Scolaro del Wimpfeling, unì però agli studî umanistici e ai teologici quelli giuridici: così si trovò preparato all'ufficio di segretario del conte palatino Enrico di Baviera prevosto della cattedrale di Strasburgo. Nel 1524 fu eletto membro del Senato, nel 1525 nella Camera dei quindici, nel 1526 nella Camera dei tredici, che guidava la politica estera della città, e occupò per molte volte in seguito la carica di presidente del Senato. Già dal 1522 aveva cominciato a occuparsi della riforma umanistica dell'insegnamento, stendendo un piano per la riforma dell'università di Heidelberg; e anche come magistrato s'occupò con passione della riorganizzazione della scuola, manifestando in quest'azione le sue convinzioni riformatrici. Nel 1528 fu uno dei primi membri del collegio degli scolarchi: dopo dieci anni fu fondato il famoso ginnasio strasburghese, mentre già nel 1531 si era cominciata l'opera per la biblioteca.
Deputato al Reichsregiment per Strasburgo, nella quale carica rivelò comprensione per le esigenze dei contadini; rappresentante di Strasburgo alla prima dieta di Spira (1526), fu da allora in poi alleato di Filippo d'Assia nei tentativi di conciliazione, e rappresentante della sua città in quasi tutte le diete e le riunioni dove si decideva delle sorti politiche della Riforma e nelle missioni presso la corte imperiale e quella inglese (in tutto novantun missioni: le più famose quelle di Spira nel 1526 e nel 1529, quella di Marburgo del 1529 dove cercò di condurre all'accordo Lutero e Zwingli, di Augusta nel 1530). Dopo la pubblicazione dell'Interim si dedicò quasi esclusivamente all'attività riformatrice in Strasburgo, rinunciando alla grande politica fin allora seguita.
Venne considerato come il rappresentante più alto dell'ideale di stato autonomo perseguito dalle città libere tedesche, che al tempo della dieta d'Augusta del 1551 gli affidarono la redazione d'una raccolta d'atti e documenti che sistemasse e mettesse in luce le loro franchigie. Egli, in realtà, preparò solo la parte riguardante Strasburgo. Convinto fautore della Riforma, la vide soprattutto, umanisticamente, sotto l'aspetto morale e politico, e non s'interessò direttamente alle dispute teologiche; d'altra parte proteggeva gli esuli, come il Vermigli. Egli contribuì molto a fare di Strasburgo una delle città della tolleranza, e della politica d'accordi nel mondo protestante.
Bibl.: C. Schmidt, in Realencyclopädie del Herzog (riv. da J. Ficker), XIX, 1907, e in quella del Lichtenberger (XI), con buona bibliografia. Molte delle sue lettere sono stampate nelle opere dello Zwingli. Ma si vedano le storie del colloquio di Marburgo, della dieta di Spira, della città e della scuola di Strasburgo. O. Winckelmann offre un buono schizzo biografico nella Allgemeine deutsche Biographie, XXXVII (1894), pp. 5-21.