Musicista fiammingo (Berg-op-Zoom 1453 circa - Ferrara 1505). Studiò all'università di Lovanio e fu maestro di cappella, insegnante e direttore di scholae cantorum in varie città, tra cui Berg-op-Zoom (1479-83 e di nuovo 1496), Cambrai (1484-85), Bruges (1489-90 e di nuovo 1498), Anversa (1491-96 e di nuovo 1501-02). Nel 1504 si trasferì in Italia, e risiedette prima a Firenze, presso la corte medicea, e poi a Ferrara, dove morì di peste. Compositore assai fecondo, fu autore di messe, mottetti, canzoni corali, che ebbero grande diffusione nel mondo musicale quattro-cinquecentesco e di cui una buona parte ci è stata conservata in edizioni e copie manoscritte. La sua musica, come quella del contemporaneo J. van Okeghem, si indirizza verso la complessità contrappuntistica, dando luogo a un rinnovamento della scrittura a più parti, che dalla melodia tendenzialmente monodico-accompagnata di G. Dufay passa alla concezione prettamente polifonica di un insieme in cui ogni voce abbia pari importanza.