Jaar Hasbun, Alfredo Antonio. – Artista visuale, fotografo e regista cileno (n. Santiago de Chile 1956). In grado di dominare con genialità e competenza mezzi e codici artistici eterogenei, dal video alla fotografia fino alla scultura e all’installazione, la sua poetica è sostanziata da una profonda analisi critica dei nodi problematici della modernità. Artista indipendente, coniugando etica ed estetica ha elaborato personalissime strategie di rappresentazione di eventi storici cruciali, come in Estudios sobre la felicidad (1979-1981), in cui ha indagato la possibilità di espressione durante la dittatura militare, e nel Rwanda Project (1994-2000), potentissimo documento sull’atrocità del genocidio. Insignito di prestigiosi riconoscimenti quali il Premio Nacional de Arte 2013, la Guggenheim Fellowship (1985), l’Hiroshima Art Prize (2018) e l’Hasselblad Award (2020) e presente alla Biennale di Venezia (1986, 2007, 2009, 2013) e a Documenta di Kassel (1987, 2002), esposizioni delle sue opere sono state esposte al Musée des Beaux Arts di Losanna (2007), all’Hangar Bicocca di Milano (2008), al KIASMA di Helsinki (2014) e allo Zeitz Museum di Città del Capo (2020). Nel 2020, riprendendo l’opera Infinite Cell (2004), Jarr ha realizzato per l’Istituto della Enciclopedia Italiana l’opera Antonio Gramsci è vivo.