Eresiarca gnostico, figlio e discepolo di Basilide; dagli scarsi accenni dei polemisti cristiani, sappiamo che distingueva due anime, una animale che trasmigra di corpo in corpo, e una razionale che deve dominare quella. Clemente Alessandrino ci ha conservato i titoli di alcune opere.
Gnostico siro (prima metà 2° sec. d.C.). Fiorì tra il 120 e il 140 d.C. Ad Alessandria, dove forse era nato, fondò una scuola che ebbe come maggior rappresentante il figlio di B. Isidoro. Fu autore di un vangelo secundum Basilidem, di cui non rimane che qualche frammento del commento in 24 libri che ...
Ecclesiastico (n. probabilmente a Monemvasia, Peloponneso, circa 1380 - m. Roma 1463), compì gli studî a Costantinopoli, dove si fece monaco basiliano e divenne abate del monastero di Demetrio. Nel 1434 fu uno dei legati greci a Basilea, dove collaborò alla preparazione del concilio per l'unione delle ...
Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo dalla Siria, discepolo dell'eretico Menandro, condiscepolo dell'eretico Saturnilo. Dalla Siria si sarebbe ...
fantasmatico
fantasmàtico agg. [dal lat. mediev. (Isidoro, Etym. VIII, 9, 7) phantasmaticus] (pl. m. -ci), non com. – Che ha rapporto con fantasmi o più genericamente con prodotti della fantasia e dell’immaginazione, e non ha quindi riscontro,...