AL-NĀ῾ŪRĪ, ĪSÀ
Poeta, narratore, saggista e italianista giordano, nato da famiglia cristiana a Nā῾ūr nel 1918, morto ad ῾Ammān il 3 ottobre 1985. Dopo aver studiato presso il Seminario patriarcale latino di Gerusalemme, ha insegnato lingua e letteratura araba in scuole cattoliche di Gerusalemme e di ῾Amman. È stato segretario e ispettore (1950-53) delle scuole dell'Unione cattolica di Giordania, segretario della Commissione per l'arabizzazione, la traduzione e la pubblicazione presso il ministero dell'Educazione giordano (1954-76). Nel 1960, grazie a una borsa di studio dell'UNESCO, ha trascorso sei mesi a Roma, dove ha avuto occasione di stringere amicizia con i maggiori letterati italiani. Nel 1976 è divenuto segretario della costituenda Accademia giordana per la lingua araba. Fra le numerose onorificenze ricevute vanno ricordate la medaglia d'argento del ministero per gli Affari Esteri italiano (1963) e l'onorificenza di Cavaliere ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana (1964). Fautore della corrente realista, ha svolto un'intensa attività di italianista anche con traduzioni in arabo di opere moderne italiane, fra cui Fontamara di I. Silone e Il gattopardo di G.Tomasi di Lampedusa.
Bibl.: A.De Simone, Notizie bio-bibliografiche su Īsà an-Nā῾ūrī in Oriente Moderno, l (1970), pp. 589-92; E. Baldissera, Īsà an-Nā῾ūrī in Quaderni di studi arabi, 3 (1985), pp. 107-14.