IROCHESI
. Intorno al 1570 (secondo una tradizione locale, sotto la guida di quel Hiawatha che fu cantato da Longfellow) le cinque tribù indiane dei Cayuga, Mohawk, Oneida, Onondaga e Seneca si unirono in una lega potente: in essa furono accolti nel 1722 anche i Tuscarora. La lega, che si era chiamata Oñgwanonsioñni, fu designata dai Francesi con una parola presa dalla lingua algonchina, "Iroquois", nome usato poi dagli etnologi per designare anche un più vasto aggruppamento etnico e linguistico. Nel 1643 queste tribù furono fornite di armi da fuoco dagli Olandesi e, dopo terribili battaglie con gli Huroni e le tribù algonchine, divennero padrone di tutta la regione dei laghi Ontario ed Erie. Erano sedentarî e praticavano la coltivazione alla zappa (mais, zucche, fagiuoli, tabacco, meloni d'acqua); la caccia non era che un'occupazione secondaria. Ottenevano dall'acero un succo zuccherino che veniva preparato anche come bevanda inebriante. Le case, abitate da più famiglie, erano rettangolari e lunghe fino a 50 m. il tetto e le pareti venivano ricoperti con scorza d'albero. Le diverse famiglie erano collocate ai lati di un corridorio centrale steso nella lunghezza della casa e nel quale erano accesi i focolari comuni. Spesso i villaggi erano fortificati per mezzo di palizzate. Le condizioni sociali delle tribù formanti la lega mostravano uno spiccato sistema gentilizio con due classi matrimoniali e rigorosa eredità materna. Diverse "grandi famiglie" (ohwachira) formavano una gens, diverse gentes una classe di matrimonio; entro a queste il matrimonio era proibito. Ogni gens e ogni classe di matrimonio possedeva un animale totem; inoltre vi erano degli spiriti protettori personali (oyaron), di solito animali, piante o oggetti inanimati, che si svelavano in sogno ai giovani e alle ragazze che venivano portati nella solitudine del bosco al tempo della maturità sessuale. La terra dell'ohwachira apparteneva alle sue matrone; queste eleggevano anche i capi, i quali formavano poi il consiglio della lega. Le matrone decidevano inoltre del destino dei prigionieri di guerra, se l'adozione o la tortura, e nelle loro mani stava anche la decisione della guerra o della pace. Così queste potenti tribù, alle cui lotte sanguinose e crudeli rimontano i racconti popolari del palo di tortura indiano, erano guidate teoricamente dalle donne. La composizione e l'attività del gran consiglio degl'Irochesi, descritta ampiamente da Morgan, erano un capolavoro di politica indiana; esso spianava le discussioni fra i suoi membri e incuteva rispetto anche ai più abili diplomatici europei per il contegno discreto e prudente con cui rappresentava gl'interessi dei suoi membri. I resti della lega, già così famosa (circa 10.000 individui), vivono oggi in riserve nello stato di New York e nel Canada.
Linguistica. - Il gruppo linguistico irochese o irochese-cerochese comprende: 1. il dialetto huron (o wyandot) parlato intorno al Lago Simcoe (Ontario), ma primitivamente al nord del S. Lorenzo; 2. i dialetti seneca, onondaga, oneida, mohawk e cayuga, parlati dalle cinque tribù surricordate; 3. gli estinti dialetti konestoga e susquehanna (parlati dalle omonime tribù sul fiume Susquehanna nella Pennsylvania e nel Maryland); 4. il tuscarora della Carolina Settentrionale; 5. il cerochese, parlato dai Cerochi nella Carolina Settentrionale e Meridionale.
L'affìnità fra cerochese e irochese fu per la prima volta dimostrata da H. Hale (1883). J.R. Swanton ha emesso l'ipotesi, se pure con riserva, che il cori, parlato un tempo nei pressi del capo Loocout e del Coresound sulle coste della Carolina Settentrionale, sia da riunire alla famiglia irochese. Il Sapir congiunge irochese e caddo (v.: VIII, p. 235) per farne un membro della famiglia hoka-sioux (v. hoka). Altre comparazioni fra irochese e sioux sono state istituite da L. Allen.
Bibl.: D. Cusik, Sketches of ancient history of the Six nations, New York 1828; L. H. Morgan, League of the Ho-dé-no-sau-nee or Iroquois, Rochester 1851, nuova ed. con aggiunte di H. M. Lloyd, New York 1904; Jesuit Relations and allied documents, voll. 73, Cleveland 1896-1901. V. anche la bibliografia alla voce stati uniti. Per la linguistica, v.: J. C. Pilling, Bibliography of the Iroquoian language, Washington 1888; H. C. von der Gabelenz, Kurze Grammatik der tscherokesischen Sprache, Greifswald 1852; F. R. Müller, Grundriss der Sprachwissenschaft, II, 1, Vienna 1882, pp. 206-213 (irochese), 223-231 (cerochese); per l'eventuale appartenenza dei cori, cfr. J. R. Swanton, in International Journal of American Linguistics, I (1917), p. 49 segg.; L. Allen, in Int. Jorn. of Amer. ling., VI (1931), p. 185 segg.