iper-
[dal gr. ὑπέρ «sopra», «oltre»]. – Prefisso che esprime un valore di superiorità, aumento, abbondanza rispetto alle caratteristiche della base lessicale. Si trova in parole di origine classica ma si combina ancora oggi con sostantivi e aggettivi per formare parole colte (come il s. m. ipermondo, mondo che oltrepassa la sfera contingente della realtà quotidiana, o l’agg. ipersensitivo, che indica un grado di sensitività superiore al normale). Talvolta, anche in formazioni recenti, il prefisso segnala una sfumatura di significato non favorevole, negativa o perfino indicante un eccesso (come nell’agg. iperburocratico, nel s. m. ipercapitalismo e nel correlato s. m. e f. e agg. ipercapitalista, o nel s. m. e f. e agg. iperpresenzialista). Può essere anche anteposto a verbi, come nei casi di iperinterpretare e iperprodurre. In medicina, iper- è spesso usato in contrapposizione al prefisso ipo- nella formazione di termini specialistici che designano uno stato patologico superiore ai valori riscontrati di norma (come nell’agg. ipercalcemizzante, che produce un incremento patologico della concentrazione di calcio nel sangue).