IOWA (pron. àioua; A. T., 134-135)
Uno dei sette stati centrali di NO. degli Stati Uniti, il più piccolo fra questi per superficie (145.415 kmq.), chiuso fra il corso medio del Mississippi (a E.) e quello inferiore del Missouri. Il suo territorio cade tutto nella regione dei grandi piani, e corrisponde a un paesaggio collinare abbastanza mosso, specialmente dove l'azione glaciale, a cui si debbono le caratteristiche essenziali della sua morfologia (laghi, valli incassate), ha potuto meglio lasciare traccia di sé (regioni di N. e di NO.). Deposizioni alluvionali e löss dànno quasi dovunque un suolo idealmente adatto allo sviluppo dei cereali e questo spiega perché col suo 93,6% di terreno messo a coltura lo Iowa tenga la testa, sotto questo riguardo, fra gli stati dell'Unione. Lo Iowa appartiene alla grande zona del corn-belt, in cui prevale la produzione del mais; di conseguenza è in pari tempo paese di allevamento, soprattutto di suini (oltre 10 milioni di capi, la cifra massima fra gli stati), di bovini (oltre 5 milioni di capi, di cui 1,5 di vacche da latte), di equini (più di 1 milione di cavalli, altro massimo) e di pecore (1, 1 mil. di capi). Le ricchezze minerali non fanno difetto: la parte SE. dello stato, lungo il Des Moines, chiude ampî depositi antracitiferi (40 mila kmq.) in continuazione del bacino del contiguo Illinois, mentre quasi dovunque si estraggono materiali per la fabbricazione di cemento, gesso, calce.
Il clima, sebbene temperato, ha spiccato carattere di continentalità, con precipitazioni sufficienti (circa.800 mm. annui in media), concentrate di regola nella prima estate. Il mais (160 mil. di ettolitri nel 1930) è il prodotto più importante del paese; copiosi quantitativi dànno anche l'avena, il grano, la segale e le patate. La popolazione agricola comprende il 64,6% della totale; l'urbana è però cresciuta del 38,3% fra il 1890 e il 1900, mentre la rurale aumentava appena del 14,6%. Negli ultimi anni si è determinata una netta tendenza alla diffusione delle foraggere a danno dei cereali, sia per la generale crisi granaria, sia per la necessità di riparare al rapido esaurimento dei terreni sottoposti a un cinquantennio di monocoltura intensiva. In pari tempo si sono sempre meglio attrezzate le industrie locali, non solo le estrattive, ma anche quelle impegnate con materia prima importata (metallurgia). Questo sviluppo è stato possibile in grazia di una fitta rete di vie di comunicazione, ivi comprese le fluviali (Mississippi), e del continuo spostarsi verso occidente del centro di gravità dell'Unione.
La popolazione dello stato, che alla sua fondazione (1846) contava meno di 190 mila ab., toccava i 2 milioni sulla fine del secolo XIX, li superava al principio di questo, ma tende a segnare una battuta d'arresto nell'ultimo cinquantennio (2,2 mil. nel 1910; 2.470.939 nel 1930; l'aumento dal 1920 è stato appena del 4,7%, fra i più deboli nella Confederazione). Fra gli elementi allogeni prevalgono i Tedeschi (31,3% dei nati all'estero nel 1920); Svedesi (10%) e Norvegesi (7,7%) vi sono anche numerosi; gl'Italiani (circa 5 mila) rappresentano poco meno del 3%. Scarsa è la percentuale dei Negri (0,8%), trascurabile il numero degli Amerindî.
Un solo centro urbano supera i 100 mila ab., Des Moines, la capitale (143 mila ab.), che deve il suo sviluppo alle vicine miniere di carbone e al conseguente impianto di numerose industrie, d'interesse tuttavia essenzialmente regionale. Sioux City (60 mila ab.), Davenport (80 mila ab.) e Cedar Rapids (60 mila ab.) sono città anch'esse industriali, con manifatture destinate alla trasformazione dei prodotti alimentari locali.
Storia. - Visitata dai gesuiti Jacques Marquette e Louis Joliet nel 1673, e dal padre Louis Hennepin nel 1680, questa parte della valle del Mississippi passò sotto il dominio francese nel 1682, fu ceduta alla Spagna nel 1762, riceduta alla Francia nel 1800-1801, e inclusa nell'acquisto, da parte degli Stati Uniti, della Louisiana nel 1803, dopo di che fece successivamente parte dei territorî di Louisiana, Missouri, Michigan e Wisconsin. Lo Iowa fu territorio indipendente dal 1838 al 1846, anno in cui fu ammessa, come stato, nell'Unione. Fu in principio abitata dalle tribù indiane Iowa e Illinois, e più tardi dalle tribù indiane dei Sauk e Fox. Dopo il 1803 i diritti degl'Indiani sulla regione furono gradualmente acquistati dagli Stati Uniti. La prima colonizzazione bianca fu fatta da J. Dubunque nel 1778, dove ora esiste la città del suo nome, ma solo dopo il 1830 vi si stabilirono importanti colonie permanenti. Lo stato prese parte attiva, a fianco del nord, alla guerra civile. È governato secondo la costituzione del 1857. Nella politica locale e nazionale è stato prevalentemente repubblicano.
Bibl.: B. F. Gue, History of Iowa from the earliest times to the beginning of the twentieth century, voll. 4, New York 1903; J. Brigham, Iowa, Its History and Its Foremost Citizens, voll. 2, Chicago 1918; C. Cole, A History of the People Of Iowa, Cedar Rapids 1921; Richman, Ioway to Iowa, the Genesis of a Corn and Bible Commonwealth, Iowa City 1931; Documentary Material relating to the History of Iowa, voll. 3, Iowa City 1897-1901; J. Macy, Institutional Beginnings in a Western State, Baltimora 1884; J. A. James, Constitution and Admission of Iowa into the Union, Baltimora 1900; B. J. Shambaugh, History of the Constitutions of Iowa, Des Moines 1902; D. A. Clark, One Hundred Topicsin I. History, Iowa City 1914; A. Marple, I. Authors and Their Works, Des Moines 1918; v. anche le pubbl. della Iowa State Historical Society.