In ecologia, forma di simbiosi in cui la relazione tra due specie è ridotta alla semplice occupazione di spazio comune. Nell’i. vero e proprio una delle due specie ricava un vantaggio dalla simbiosi, l’altra non è avvantaggiata né svantaggiata: tipico esempio è quello del Carapus acus, piccolo pesce Teleosteo che vive come inquilino nella cloaca delle oloturie.
A volte l’i. può evolvere in commensalismo o in parassitismo; ciò accade spesso per gli organismi ospiti delle formiche o di altri insetti sociali, come gli afidi e alcuni Coleotteri Stafilinidi (generi Lomechusa, Antomeles); questi ultimi secernono, come gli afidi, una sostanza di cui le formiche sono ghiotte ma che, a differenza della melata degli afidi, ne modifica il comportamento; le formiche divengono poco attive e si disinteressano della nutrizione delle larve, della pulizia del nido, della raccolta del cibo, determinando il decadimento del formicaio; inoltre il secreto degli Stafilinidi determina assuefazione per cui le formiche ne assumono dosi sempre maggiori.
Altra peculiare evoluzione dell’i. è il parassitismo sociale, presente particolarmente nelle formiche, vespe e api sociali: in alcune specie di formiche una specie trascorre il suo intero ciclo biologico all’interno della società di un’altra; in casi estremi la specie parassita perde la casta operaia e la regina risulta più piccola delle operaie della specie ospite (per es. in Plagiolepis ampeloni).