Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità maggiore della conclusione e, posto che la deduzione sia valida, la conclusione ...
inferènza Nel linguaggio filosofico, ogni forma di ragionamento deduttivo, che dimostra come una proposizione derivi logicamente da un'altra. In logica matematica, si dicono 'regole d'i.' l'insieme delle regole in base alle quali in un sistema deduttivo possono essere derivati enunciati e teoremi a ...
inferènza [Der. del lat. inferentia, dal part. pres. inferens -entis di inferre "concludere", comp. di in- e ferre "portare"] [FAF] Ogni forma di deduzione con cui si dimostri il logico conseguire di una verità da un'altra, sinon., quindi, di illazione. ◆ [PRB] I. bayesiana: procedimento statistico, ...
Guido Calogero
. Termine filosofico, usato, al pari di quello equivalente d'illazione, per designare ogni forma di deduzione (v.) onde si dimostri la logica conseguenza da una verità a un'altra (entrambi i termini originarî latini, inferentia e illatio, derivando dal verbo inferre, nel senso di "far ...
inferenza
inferènza s. f. [der. di inferire nel sign. 2; cfr. illazione]. – 1. Nel linguaggio filos., ogni forma di ragionamento con cui si dimostri il logico conseguire di una verità da un’altra; sinon. quindi di illazione. Regole d’i.,...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...