concentrazione, indice di
Indice statistico utilizzato per la misurazione della c. di una variabile quantitativa, per es. la ricchezza. Il concetto di c. di una variabile è, per certi versi, opposto a quello di dispersione: la c. massima si ha quando un unico soggetto possiede l’intero ammontare della ricchezza, mentre gli altri non hanno nulla; al contrario, la c. è minima se la ricchezza è distribuita in maniera uniforme fra tutti i componenti della popolazione, vale a dire che ciascun individuo ha una prporzione di ricchezza esattamente uguale alla media. ● Uno degli indici di c. più usati è quello di Gini (➔ Gini, indice di). Un altro indice di concentrazione, usato prevalentemente per la misura del livello di concorrenza in un mercato, è l’indice di Herfindahl-Hirschman (➔ Herfindahl-Hirschman, indice di). L’indice di Gini è strettamente legato alla curva di Lorenz (➔ Lorenz, indice di), che rappresenta la distribuzione della ricchezza in un campione o in una popolazione di numerosità n. Più precisamente, il valore della curva di Lorenz nel punto k/n, con k compreso tra 1 e n, rappresenta la porzione di ricchezza complessiva posseduta dalle k persone più povere. L’indice di Gini è proporzionale all’area definita dalla differenza tra la curva di Lorenz teorica, corrispondente al caso di distribuzione uniforme, e la curva di Lorenz osservata. Questo indice è compreso tra i valori 0 e 1, dove 0 corrisponde al caso di assenza di c. mentre 1 corrisponde al caso in cui il 100% della ricchezza è posseduto dall’individuo più ricco. Il valore Qk descrive, per ciascuna frazione k/n, la quantità di ricchezza (relativa) posseduta dai k individui più poveri. Con Pk invece si indica la percentuale di popolazione che possiede uno specifico Qk di reddito. In altre parole, la quantità Qk è il quantile (➔) k/n-esimo della ricchezza cumulata relativa (➔ cumulata), (x1/Σj≤nxj , (x1+x2)/Σj≤nxj, (x1+x2+x3)/Σj≤nxj,…,−1 xn/Σj≤nxj , 1).