inclusionista
s. m. e f. Chi è fautore dell’inclusione, dell’inserimento.
• [tit.] La battaglia per il controllo di Wikipedia / La sfida è tra «inclusionisti» e «cancellatori». Di voci nuove [testo] […] La ricerca di Ed H. Chi ha condotto a questa conclusione: dopo gli inizi quasi «socialisti», per diversi anni l’espansione è stata anarchica e rapidissima, poi è scoppiata la battaglia fra «inclusionisti» e «cancellatori». Da una parte c’era chi voleva ammettere ogni contributo, anche poco rigoroso, in nome dell’apertura e in omaggio alle origini del progetto. Dall’altra c’era chi insisteva per un maggior controllo, sostenendo che era meglio cancellare le voci poco rigorose o non documentate. (Giampaolo Cadalanu, Repubblica, 14 agosto 2009, p. 45, R2 Cultura) • L’anno scorso l’«Economist» ha pubblicato un articolo («The battle for Wikipedia’s soul, La battaglia per l’anima di Wikipedia») in cui raccontava dell’esistenza di due visioni antagoniste dell’enciclopedia. Quella degli «inclusionisti» e quella degli «esclusionisti». I primi considerano Wikipedia un progetto basato sul contributo dell’intelligenza diffusa degli utenti. Pensano che più inserimenti ci sono, meglio è. E pazienza se la qualità di alcune voci è bassa, saranno modificate pian piano e rese più accurate e affidabili. (Nicola Mirenzi, Altro, 18 agosto 2009, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. f. inclusione con l’aggiunta del suffisso -ista.
- Già attestato nella Stampa del 1° agosto 1996, p. 8, Estero (Paolo Guzzanti), usato come agg.
> esclusionista.