INANIZIONE (dal lat. inanis "vuoto")
Consiste negli effetti della soppressione completa (inanizione assoluta o acuta) o della riduzione sotto il minimo necessario (inanizione relativa o cronica, ipoalimentazione, denutrizione) dell'alimentazione. L'inanizione assoluta può essere sopportata dall'uomo per alcune settimane (fino a dieci), ancor più a lungo dal cane, pochissimi giorni dai comuni Roditori da esperimento. In generale nei Mammiferi la morte interviene quando il peso è calato circa alla metà; ma il grado di resistenza dipende dallo stato di nutrizione precedente e da varî altri fattori.
Sono stati fatti dai fisiologi, in Italia particolarmente da L. Luciani. ricerche numerose su digiunatori professionali, le quali hanno fra gli altri fatti dimostrato che l'organismo a digiuno riduce l'intensità dei processi disintegrativi, ponendosi su di un piede d'economia metabolica, in specie riguardo al prezioso materiale azotato (proteine) formante la trama fondamentale del protoplasma. Nel soggetto morto per inanizione si trova un'atrofia generale di quasi tutti gli organi, solo il cuore e il cervello conservano il loro peso quasi inalterato, a prova d'un altruismo fra i varî tessuti, di cui i più indispensabili sono risparmiati fino all'ultimo a spese dei meno essenziali per la vita dell'organismo. Nell'inanizione cronica s'ha una diminuzione del peso, scomparsa di gran parte delle riserve adipose, riduzione delle masse muscolari, aumentata ricettività a parecchie malattie infettive, in specie croniche (tubercolosi); spesso segni di deficienza di alcune ghiandole endocrine. L'inanizione cronica può essere puramente quantitativa; o può essere piuttosto qualitativa, consistendo nella riduzione dell'apporto di alcuni costituenti della dieta normale, con apporto normale o anche aumentato di altri (diete squilibrate). La deficienza alimentare qualitativa, parzializzata o specializzata, si chiama anche carenza: si conoscono così parecchie malattie da carenza, ripartibili in varî gruppi, sintomatologicamente ben differenziate, a seconda che la deficienza colpisce le proteine, i grassi, i carboidrati, i sali o le vitamine della dieta.