Sigla di instrument landing system con cui l’ICAO indica un dispositivo per la radioguida degli aeroplani durante gli atterraggi effettuati senza visibilità. Il sistema (v. fig.) utilizza due radiofari direttivi, uno (radiofaro di allineamento, a) situato all’estremità della pista di atterraggio che emette onde VHF (108-112 MHz) modulate, e l’altro (radiofaro di discesa, b) situato a fianco del punto di atterraggio, che emette onde UHF (328-336 MHz) modulate; le frequenze di modulazione sono 150 e 90 Hz. Il radioricevitore di bordo fa capo a un indicatore a indici incrociati, sul quale il velivolo è rappresentato da una piccola sagoma con punto centrale; il pilota manovra in modo che l’incrocio degli indici coincida sempre con il punto centrale. Il progressivo avvicinamento al punto di atterraggio viene inoltre indicato otticamente, o acusticamente, da segnali emessi da radioindicatori c, in VHF, disposti lungo il sentiero di avvicinamento. I sistemi ILS si dividono in tre categorie, definite in base a due criteri: precisione ed estensione della guida di direzione e della guida di planata, fornite dalle attrezzature di terra nell’ultima parte dell’avvicinamento ed eventualmente lungo la pista; condizioni meteorologiche minime al di sotto delle quali l’avvicinamento può essere eseguito con il solo aiuto degli strumenti di bordo. Nella categoria 1 rientrano gli impianti ILS che forniscono informazioni di guida dai limiti di copertura fino a un punto in cui il sentiero di discesa raggiunge l’altezza di 60 m. (200 piedi) al di sopra del piano orizzontale contenente la soglia della pista; nella categoria 2, gli impianti che forniscono informazioni di guida dai limiti di copertura fino a un punto in cui il sentiero di discesa raggiunge l’altezza di 15 m (50 piedi); nella categoria 3, gli impianti che, con l’aggiunta di eventuali attrezzature accessorie forniscono informazioni di guida dai limiti di copertura fino alla superficie della pista e lungo la stessa.