(gr. εἱλώτης) Nel territorio dell’antica Sparta, servo della gleba di proprietà dello Stato. L’origine è incerta: alcuni storici vedono negli i. la popolazione predorica delle rive dell’Eurota assoggettata e ridotta a schiavitù; altri li considerano sorti all’interno della comunità spartana a seguito di differenziazioni economiche. La loro condizione sembra essere stata più dura di quella dei Messeni sottomessi successivamente da Sparta (8°-7° sec. a.C.). In guerra servivano come scudieri; in numero molto maggiore degli Spartiati, erano sottoposti a rigida vigilanza da parte del governo: di ciò sono ricordo in età storica la simbolica dichiarazione di guerra indetta ogni anno dagli efori contro di essi e l’istituzione della criptìa, squadra di giovani mandati periodicamente a uccidere di notte gli i. che incontravano. Una grave sollevazione di i. si ebbe nel 464 circa a.C. Gli i. potevano essere manomessi dallo Stato, divenendo neodamodi (nuovi cittadini), non forniti però dei diritti politici.