IFC (International Finance Corporation)
IFC (International Finance Corporation) Società finanziaria internazionale, istituita nel 1956, appartenente al gruppo della Banca Mondiale (➔). Sostiene il settore privato, finanziando investimenti, mobilizzando capitali, concedendo prestiti e fideiussioni per iniziative private nei Paesi in via di sviluppo. Fornisce altresì consulenza per la tutela dell’ambiente e la creazione sia di infrastrutture di base sia di un ambiente regolamentare e legale favorevole agli investimenti privati. A seguito della crisi del 2008, ha dato appoggio a progetti infrastrutturali fattibili, ma in situazione di sofferenza finanziaria. Ha triplicato la dotazione di fondi del suo Programma di finanziamento del commercio globale, che garantisce rischi non più sopportabili per le banche commerciali, particolarmente nei Paesi più poveri. L’IFC Capitalization Fund, cui ha contribuito il Giappone e che è gestito da una sussidiaria dell’IFC specializzata nella gestione di portafoglio, ricapitalizza le banche dei Paesi in via di sviluppo. La consulenza viene prestata anche nella gestione del rischio e dei prestiti in sofferenza.
L’IFC ha sede centrale a Washington, oltre a 6 sedi regionali e uffici locali nella gran parte dei Paesi riceventi. Nel 2011 contava 182 Stati membri, con un capitale ordinario di 2,4 miliardi di dollari. Tra gli organi di governo, vi è un consiglio direttivo composto dal presidente e 25 direttori, gli stessi della Banca Mondiale. Ogni Paese ha un potere di voto proporzionale alla quota di capitale versato. Nell’aprile del 2010 è stato aumentato il potere di voto per i Paesi in via di sviluppo e in transizione, che ha poi raggiunto il 39,48%.
Le risorse finanziarie provengono dalle nazioni donanti, dal mercato finanziario e dal rimborso dei crediti concessi, oltre che dalla Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (➔ BIRS). Secondo il rapporto 2011, l’IFC ha investito quasi 19 miliardi di dollari in circa 500 progetti di 102 diversi Stati; di questi, quasi 5 miliardi sono andati a Paesi con reddito medio pro capite inferiore a 1,175 dollari.