IEREZ de la Frontera (A. T., 43)
Capoluogo di partido judicial nella provincia spagnola di Cadice (Andalusia), 45 km. a NE. da questa città, sulla ferrovia di Madrid. Il centro abitato, che è di origine antica (sotto i Romani Asta Regia, în arabo Sherish; dopo conquistata da Alfonso X, 1256, eretta a fortezza sulla vicina frontiera col regno arabo di Granata), si è sviluppato sulla destra del Guadalete, nel mezzo di una pianura feracissima, conosciuta soprattutto per la ricchezza dei suoi vigneti. Sul territorio del comune, il più esteso di tutta la Spagna, vivono oltre 65 mila ab.; 50 mila nel centro urbano. Questo non è cresciuto in tempi a noi prossimi (48 mila ab. nel 1910, press'a poco come negli ultimi censimenti del secolo scorso), rimanendo in sostanza un tipico insediamento agricolo. La città, che conserva anche nella topografia tracce evidenti dell'influsso arabo, ha ormai pianta abbastanza regolare, con belle vie ed edifici artistici di notevole pregio (v. più avanti). Caratteristiche sono le capaci bodegas, o cantine, per la conservazione dei famosi vini (conosciuti col nome di vini di xeres, secondo l'antica grafia del nome) del territorio (sherry, tintilla, manzanilla, pajarote, ecc.). La regione produce anche cereali ed olio, e dà vita ad un intenso allevamento di . equini; mancano invece quasi del tutto le industrie.
Monumenti. - I suoi principali monumenti religiosi sono: la Collegiata, chiesa rettangolare di struttura ogivale con cupola, e triplice portico di stile churrigheresco, incominciata nel 1649; S. Michele, in parte del sec. XV; S. Dionigi, a tre navate con mescolanza di elementi romanici, ogivali e moreschi; S. Matteo, edificato (secolo XVI) sopra una moschea; S. Giacomo, in cui la parte più antica è gotica del secolo XV, con stalli corali nel presbiterio, intagliati a stile plateresco da Jerónimo de Valencia e Francisco de la Paz, ed una cappella detta "della Pace", a vòlta stalattitica (forse del sec. XIII); S. Giovanni dei Cavalieri, con vòlte a stalattiti in due cappelle (sec. XIII); e il Convento di S. Francesco (sec. XIII). Degli edifici profani i più importanti sono: l'Alcazar (sec. XI), con elegante facciata plateresca portante la data del 1575, e l'ospedale che, quantunque molto modificato, non è che l'antico convento dei mercedarî (seconda metà del sec. XIII).