ideologia
Idee e valori finalizzati all'azione sociale e politica
Nato sul finire del Settecento per indicare una nuova scienza, il termine ideologia deve la sua fortuna a Karl Marx, che le attribuì il significato negativo di rappresentazione falsa e distorta della realtà. Nel Novecento ha assunto il significato neutrale di concezione ideale ed è stato applicato a fenomeni politici e sociali molto diversi tra loro
Il termine ideologia fece la sua comparsa nella Francia di fine Settecento, quando Antoine-Louis-Claude Destutt de Tracy se ne servì per denominare una nuova scienza, il cui scopo era quello di studiare l'origine delle idee. Tale programma diede luogo all'importante corrente di pensiero degli idéologues ("ideologi"), che applicarono il metodo della scienza moderna allo studio dell'uomo e della società. Costoro suscitarono, per ragioni politiche, l'ostilità di Napoleone Bonaparte, il quale iniziò a usare la parola ideologo in senso dispregiativo, intendendo con essa l'intellettuale dottrinario e astratto, privo di qualsiasi senso della realtà.
A questo prototipo di intellettuale corrispondeva, secondo Marx ed Engels, la maggior parte degli epigoni rivoluzionari di Hegel, ai quali dedicarono infatti un libro ferocemente polemico intitolato l'Ideologia tedesca (1845-46). Ma l'elaborazione marxiana del concetto di ideologia è ben altrimenti complessa. Per Marx l'ideologia è una rappresentazione capovolta della realtà sociale, il cui scopo è elaborare le illusioni della classe dominante su sé stessa e nascondere i suoi interessi particolari dietro la maschera di ideali universali. Giudicare un'epoca o una classe sociale dalle sue idee ‒ ossia dai sistemi filosofici, morali, politici e giuridici che elabora ‒ equivale a giudicare un individuo da ciò che dice o pensa di essere e non da ciò che è realmente.
Ora, la vera realtà della società in cui viviamo è data, secondo Marx, dai conflitti socio-economici, che vedono sempre contrapposte una classe dominante (quella che controlla i mezzi di produzione) e una classe oppressa: ed è questa struttura economica a determinare tutte le altre manifestazioni umane, incluse le idee, che nel loro complesso costituiscono la sovrastruttura ideologica. L'ideologo è colui il quale ha una visione capovolta ‒ e per ciò falsa ‒ di tale rapporto, perché presenta le idee come cause dei processi sociali e non come effetti; nel fare ciò, egli finisce, consapevolmente o meno, per nascondere e giustificare il dominio di classe. Agli antipodi dell'ideologia sta la rappresentazione scientifica della società e della storia, che Marx ritiene di aver elaborato con il suo materialismo storico.
Nel corso del Novecento, il concetto di ideologia ha progressivamente assunto un significato neutro, passando a indicare qualsiasi insieme di idee e valori sufficientemente coerente al suo interno e finalizzato a orientare i comportamenti sociali, economici o politici degli individui. In questa accezione, ideologia è divenuto un termine assai generico, che può essere applicato a qualsiasi dottrina politica (liberalismo, democrazia, conservatorismo, socialismo, comunismo, fascismo, nazionalsocialismo), a movimenti sociali caratterizzati da un'elaborazione teorica (femminismo, pacifismo), a orientamenti idealiculturali (terzomondismo, multiculturalismo) e infine a orientamenti di politica economica e sociale (liberismo, statalismo, protezionismo, Welfare State).
Tuttavia, accanto a questo uso così largo, il termine ideologia è stato spesso usato per indicare dottrine e movimenti politici ben precisi (comunismo, fascismo, nazismo), accomunati da alcune caratteristiche: la presenza di un retroterra teorico più o meno elaborato, che pretende di fornire una spiegazione esaustiva (e definitiva) dei processi storici e sociali; il tentativo di trasformare totalmente la società e l'uomo, secondo un preciso modello; l'intensa partecipazione emotiva dei militanti, spesso simile alla fede religiosa; il ruolo-guida di un partito dotato di una ferrea e capillare organizzazione. Questi tipi particolari di ideologia sono da qualche decennio in forte declino, anche perché la storia ha dimostrato che hanno originato regimi terribilmente oppressivi (totalitarismi). È in riferimento a questo tipo particolare di ideologia che da qualche decennio si parla di fine delle ideologie o di epoca post-ideologica.