CICOGNINI, Iacopo
Padre di Giacinto Andrea, nacque a Castrocaro nel 1577 e morì suicida in Firenze nel 1633 (non già nel 1638). Fu uomo di carattere vivace e alquanto bizzarro, d'ingegno acuto, di spirito gioviale, poeta gentile e schiettamente popolano. Si laureò in legge a Pisa nel 1600 e con diploma del doge Marino Grimani in data 6 agosto 1602 fu riconosciuto legittimo discendente della nobilissima famiglia Cicogna. Passò poi a Firenze, dove contrasse molte amicizie, tra cui quella di Antonio Malatesti. Partitosi di là col cardinale Santi, servì a Roma altri cardinali ed ebbe il governo di alcune città, tra le quali Segni. Disgustatosi della Curia, tornò a Firenze, entrò negli uffici della Mercanzia e quando morì era cancelliere. Coltivò la lirica seguendo i consigli e i modi del suo grande amico Gabriello Chiabrera; ma obbedì anche alla sua natura di poeta popolano e bonario componendo sacre rappresentazioni (il Trionfo di David, il Martirio di S. Agata, la Celeste Guida, il Gran Natale di Cristo) e le stanze rusticali Allegrezze di Pippo lavoratore di Legnaia.
Bibl.: M. Sterzi, I. C., in Giornale storico e letterario della Liguria, III (1902), nn. 11-12.