Moussavi, Hussein Mir
Moussavi, Hussein Mir (Mūsavī, Ḥusayn Mīr). ‒ Politico iraniano (n. Khameneh 1942). Dopo essere stato da giovane un militante delle organizzazioni studentesche islamiche vicine alla sinistra e aver partecipato attivamente alla rivoluzione del 1979 nel suo Paese, nel 1981, con l’appoggio dell’āyatollāh Khomeini, veniva nominato primo ministro. Rimasto in carica durante la guerra tra Iran e Iraq, si è dimesso nel 1988 subito dopo la fine del conflitto, dopo essere entrato in più occasioni in contrasto con l’allora presidente della Repubblica islamica dell’Iran, il religioso e politico conservatore ‛Alī Khāmeneī, diventato nel 1989 Guida suprema. Consigliere del presidente riformista Muḥammad Khatamī (1997-2005), nel giugno 2009 M. è ritornato alla politica attiva e insieme a Mehdi Karrubi (Mahdī Karrūbī) si è candidato alle elezioni presidenziali per il fronte riformista raccogliendo ampi consensi nella società civile e tra tutti coloro che si opponevano al presidente in carica Maḥmūd Aḥmadīnejād. L’annuncio della sconfitta elettorale di M. (con appena il 33% dei consensi contro il 62% di Aḥmadīnejād), scatenava a Teheran imponenti e pacifiche proteste nelle strade, violentemente represse dal regime (v. ). I due leader, minacciati e impossibilitati a partecipare liberamente alle manifestazioni del movimento dell’onda verde, all’inizio del 2011 venivano posti agli arresti domiciliari.