Botanico olandese (Haarlem 1848 - Lunteren, Gheldria, 1935), professore di botanica ad Amsterdam dal 1878 al 1918. Socio straniero dei Lincei (1902). Si occupò di fisiologia vegetale, specialmente della permeabilità del protoplasma e del turgore; scoprì il fenomeno della plasmolisi; le sue ricerche sulla pressione osmotica costituirono la base della teoria di Van't Hoff sulla pressione osmotica delle soluzioni diluite e di quella di Arrhenius sulla dissociazione elettrolitica. Si dedicò poi a ricerche di genetica, precorrendo, con la teoria della pangenesi intracellulare, la teoria cromosomica, e stabilendo il concetto di mutazione e la teoria mutazionistica dell'evoluzione. È considerato uno dei fondatori della genetica moderna; riscoprì, nel 1900, l'opera di Mendel, indipendentemente e contemporaneamente a C. Correns e E. Tschermack. Le sue opere più importanti sono: Die Mutationstheorie, 2 voll., 1901-1903; Species and varieties, their origins by mutation, 1904; Gruppenweise Artbildung, 1913.