hospice
Centri residenziali dove si attuano cure palliative per malati terminali.
Negli h. vengono ricoverati malati sofferenti di patologie a carattere progressivo e in fase clinicamente avanzata, con prevedibile rapida evoluzione e prognosi infausta. Il ricovero negli h. è prevalentemente attuato per malati affetti da patologia neoplastica terminale. L’h. viene strutturato in modo da fornire il miglior sistema per il benessere psicologico del malato, permettere un’integrazione affettiva con i familiari e le persone care, mantenere il rispetto della propria vita privata. Le camere di degenza sono in genere, se possibile, singole, affinché nel corso della degenza un familiare possa pernottare e garantire comunque la sua presenza senza limiti di orario o di accesso all’istituzione. La genesi del termine h., usato comunemente in lingua inglese anche in Italia, si collega alle strutture di accoglienza che in passato (Medioevo) aiutavano i viandanti che si spostavano verso i luoghi di culto. Non è quindi il concetto di ospedale a prevalere, ma quello di luogo di assistenza integrata e di supporto psicologico. Il recupero concettuale delle strutture con ruolo di h. risale alla seconda metà degli anni Sessanta del 20° sec., e ha avuto sviluppo iniziale negli Stati Uniti, con successiva rapida diffusione in tutti gli stati.
I malati di neoplasie maligne non ulteriormente trattabili hanno spesso problemi di dolore fisico ai quali si aggiungono disturbi vari, frequentemente correlati alla mancata autonomia nello svolgimento delle proprie azioni quotidiane. La struttura dell’h. è funzionalmente predisposta per aiutare nel controllo del dolore il malato, ma anche per fornire un sostegno che limiti il complesso dei gravi disagi mentali (senso di frustrazione, consapevolezza dell’inevitabilità della morte imminente, stato di depressione reattiva, ecc.). Le istituzione pubbliche hanno varie strutture di h., spesso collegate operativamente con centri oncologici. Si avvalgono di personale variamente specializzato e dell’ausilio di volontari, di soliti associati in organizzazioni non governative.