CAVENDISH, Henry
Chimico inglese nato a Nizza nel 1731, morto a Londra nel 1810. L'idrogeno, già intravveduto da Paracelso, fu isolato e studiato a fondo dal C., che l'ottenne nel 1766 per azione degli acidi diluiti sui metalli; a questo proposito fece anche notevoli osservazioni quantitatìve. Studiò anche l'anidride carbonica e altri gas e ne determinò con accuratezza la densità. Il C. dimostrò inoltre che l'acqua è formata d'idrogeno e di ossigeno e che l'aria atmosferica è una miscela di azoto e ossigeno in proporzioni costanti. Dimostrò pure che questi due gas si combinano sotto l'influenza di scariche elettriche dando, in presenza d'acqua, acido nitrico. Questa celebre esperienza costituisce il primo esempio di fissazione dell'azoto atmosferico, e ad essa s'ispirarono tutti i tentativi del secolo scorso per risolvere questo importante problema che solo nel sec. XX doveva avere una pratica soluzione. Notevole è l'osservazione del C. che circa l'uno per cento dell'azoto atmosferico non si combina con l'ossigeno sotto l'influenza delle scariche elettriche: il significato di tale osservazione fu compreso solo oltre un secolo dopo con la scoperta dell'argo. Seguace delle teorie flogistiche, condivideva l'errore di non dare importanza alle variazioni di peso e di spiegare in modo arbitrario quanto era in contrasto con quella teoria. Così non s'accorse che molte delle sue esperienze costituivano altrettante prove contro tale teoria, come poi mostrarono Black e Lavoisier. Nel 1773 fece un'esperienza assai accurata per stabilire la proporzione dell'ossigeno nell'aria, col metodo suggerito da Volta (esplosione dell'aria addizionata di idrogeno nell'eudiometro). Fece anche notevoli tentativi per calcolare la densità media della terra (v. bilancia di torsione).