Storico e letterato (Stoccolma 1855 - ivi 1947); prof. di estetica e letteratura nell'univ. di Lund (1890-98), poi in quella di Uppsala (1898-1920), presidente della Fondazione Nobel (1913-43), socio straniero dei Lincei (1923). Positivista, vòlto alla ricerca storica (Svenska Memoarer och bref "Memorie e lettere svedesi", in collab. con O. Levertin, 1900-06; Svenska folkets historia "Storia del popolo svedese", 2 voll., 1914-15; e la monumentale Svensk Litteraturhistoria "Storia della letteratura svedese", scritta in collab. con K. Warburg, 2 voll., 1896-97; 7 voll., 1926-33), applicò tale metodo anche nell'indagine letteraria. Oltre a quello della sua patria, fu più vicino al suo spirito il mondo dell'antichità classica (Rom "Roma", 1912-14). Scrisse, fra l'altro, la storia dell'Accademia svedese (Svenska Akademiens historia, 7 voll., 1935-39).