HATAY
. Nome dato dai Turchi (dal novembre 1936) al Sangiaccato di Alessandretta (v., anche in questa App.), conteso alla Siria e diventato nel 1939 parte integrante della repubblica Turca. D'allora costituisce una provincia (vilāyet) turca con capitale Antiochia (Antakiya). La sua superficie, secondo fonti più autorevoli è di circa 4.800 kmq., secondo fonti turche a 5.545 kmq. La sua popolazione nel 1945 ammontava a 255.336 abitanti.
L'ossatura del territorio è costituita dalla sezione più esterna della catena del Tauro (gruppi del Giaur Dāgh e del Kizil Dāgh, separati dal passo di Beilan), a oriente della quale si stende una depressione occupata dalla valle dell'Oronte, dalla piana dell'Amuk e dalla valle del Kara su. La popolazione risulta formata da arabi (in leggera prevalenza), turchi, armeni e in minor misura curdi e circassi (immigrati nel 1878 dal Caucaso). Per la sua posizione allo sbocco dell'importante via che da Aleppo mette capo al Mediterraneo esso ha un'importanza commerciale notevole, tanto più che il porto di Alessandretta è stato assai migliorato, ed offre un ancoraggio ampio e sicuro. Per di più la regione di Alessandretta è stata valorizzata per due altri fattori: il completamento della ferrovia del Tauro, a cui Alessandretta è congiunta con un tronco secondario, e lo sviluppo crescente del traffico automobilistico attraverso il deserto siriano. Con l'acquisto del porto la posizione marittima della Turchia è stata rafforzata.
Bibl.: E. Migliorini, Un nuovo stato mediterraneo: il Hatay, in Bollettino della Società Geografica Italiana, 1939, pp. 169-82.