Pseudonimo dello scrittore islandese H. K. Guđjónsson (Reykjavík 1902 - ivi 1998). Fra i massimi esponenti della sinistra islandese, introdusse nel suo paese i più avanzati orientamenti spirituali e artistici dell'Europa moderna. Raggiunse la fama con una serie di romanzi ispirati all'amore per la sua terra, tra cui Salka Valka (1931-32; trad. it. 1958 e 1970), Sjálfstaett fólk ("Gente indipendente", 1934-35) e Heimsljós ("Mondo luminoso", 1937-40). Ottenne il premio Nobel per la letteratura (1955).
Viaggiò in Europa e in America, si convertì al cattolicesimo e fu oblato benedettino nel Lussemburgo (1923-24), per abbracciare poi la fede comunista, che più tardi, pur restando fra i massimi esponenti della sinistra islandese, clamorosamente sconfessò, anzitutto nell'autobiografia Skàldatími ("L'evoluzione di uno scrittore", 1963). Opere. Ottenne il primo successo nel 1927 con il romanzo Vefarinn mikli frá Kasmír ("Il gran tessitore del Kashmir") dov'era già in nuce il dissidio spirituale fra l'uomo-Dio nietzschiano e il Dio-uomo cristiano, fra ideale prometeico di giustizia e ideale messianico di fratellanza, che avrebbe avuto ulteriori sviluppi in Gerpla ("Eroica", 1952) e in Paradísarheimt ("Il Paradiso riconquistato", 1960). Raggiunse la fama con una serie di romanzi ispirati al tradizionale amore per la sua terra e il suo popolo, come i già citati Salka Valka (1931-32; trad. it. 1958 e 1970); Sjálfstaett fólk ("Gente indipendente", 1934-35), e soprattutto la potente e poetica tetralogia Heimsljós (che ha per protagonista il poeta Ólafur Kárason) e Íslandsklukkan ("La campana d'Islanda", 1943-45). Grande successo ebbe, nel 1968, il romanzo Kristnihald undirjókli ("Vita cristiana sotto il ghiacciaio"), mentre appartengono al genere autobiografico gli scritti Sagan af brauđinu dýra ("Il pane della vita", 1972) e Dagar hjá múnkum ("I giorni con i monaci", 1987). Malgrado il ritorno tematico e stilistico alla tradizione islandese, L. contribuì sia con la lirica (Kveđakver "Quaderno di poesia", 1930), sia con la narrativa e con la saggistica ad acclimatare nel suo paese i più vivi orientamenti spirituali e artistici dell'Europa moderna.