HAIDERABAD (Haidarabad o Hyderabad; A. T., 93-94)
È una delle più importanti città dell'India Britannica, quarta per numero di abitanti, posta quasi al centro dell'altipiano del Deccan (17° 22′ lat. N., 78° 27′ long. E.), 617 m. s. m., a egual distanza dai fiumi Godavari e Kistna, sulle due rive del Musi, affluente di quest'ultimo, in una regione granitica, dove esistono alcuni grandi laghi (Mir Alam a SO., Mir Jumla a SE., Hussein Sagar a N.) e molti giardini. È la capitale dello stato del Nizam e sede d'un residente e d'un consultore britannico delle finanze; importante centro commerciale e nodo ferroviario.
La parte più antica della città, che è stata fondata nel 1589 dai re di Golconda, ed è circondata da mura, si trova sulla destra del fiume. I tetti delle case ornati d'arabeschi, i minareti delle moschee, il variopinto aspetto del popolo sempre in movimento dànno a essa i caratteri d'una città islamica, per quanto su 377.006 ab. (1931) solo due quinti siano musulmani e gli altri indù. Nelle strade è possibile del resto vedere un campionario di tipi diversi, Arabi, Turchi, Afghani, Persiani, Maratti, Parsi, Rajputi. Il centro è dove si tagliano ad angolo retto le due vie principali; ivi è uno dei maggiori edifici, il Ciahar Minār (quattro torri) e nei pressi la Moschea della Mecca. Sulla sinistra del fiume, che si può attraversare su 4 ponti, di cui il più antico e importante con 23 archi fu costruito nel 1593, si trova, a nord della parte più antica, il sobborgo di Ciahar Gat, dove sono le case degli Europei, la stazione ferroviaria, un grande giardino pubblico e la residenza britannica, costruita nel 1800-07 e cinta da un alto muro dopo i moti del 1857. A NE. si trova la località di Secunderabad, accantonamento inglese con campo trincerato e deposito di munizioni. L'attività industriale è rivolta alla lavorazione del cotone, alla fabbricazione di carta e di stoffe di seta e di cotone con ornamenti d'oro (sufi); un tempo Haiderabad era mercato di pietre preziose. È sede del Nizam College, affiliato all'università di Madras, e dell'Osmania University. (V. tav. LXXXIX).