Scrittore (Bologna 1912 - Varese 1973); dopo aver partecipato alla guerra, pubblicò due saggi, Proust o del sentimento (1943), e Realismo e fantasia (1947) e collaborò a varie riviste, tra cui Il Mondo e Il Contemporaneo, ma non riuscì a far accettare da nessun editore i suoi romanzi, che rimasero quindi inediti fino alla sua morte, avvenuta per suicidio. Straordinario è stato il successo postumo di Roma senza papa (1974), Contropassato prossimo (1975), Divertimento 1889 (1975), Il comunista (1976), Dissipatio H. G. (1977), Un dramma borghese (1978), Incontro col comunista (1980), opere tutte di accesa fantasia, in cui un radicale pessimismo approfondisce l'originario impegno religioso e sociale fino alla satira più sferzante e a una visione apocalittica dei destini dell'individuo e della stessa specie umana. Postumi ugualmente sono usciti un altro saggio, Fede e critica (1977), fin dal titolo emblematico della impossibile conciliazione da cui il narratore M. aveva preso le mosse, e i Diari 1940-1973 (1983).