TELL, Guglielmo
Eroe leggendario dell'indipendenza elvetica, immortalato da F. Schiller (1804) e da G. Rossini (1829). È detto del cantone di Uri, genero di quel Walter Fürst che il 7 settembre 1307, a Grüttli, giurò con Arnold di Melchthal e Werner di Stauffach di liberare la patria, cioè i tre cantoni rurali (Waldstatten) di Uri, Schwyz e Unterwalden, dalla tirannide austriaca. Il balivo di Uri, Hermann Gessler (personaggio ignoto alla storia), aveva ordinato ai cittadini di Altdorf d'inchinarsi davanti a un cappello, suo o dell'imperatore Alberto, esposto sulla pubblica piazza. Tell si rifiutò e fu condannato ad abbattere con una freccia un pomo sulla testa di suo figlio. Tiratore abilissimo, egli uscì vittorioso dalla prova crudele, ma, poiché aveva dichiarato che in caso d'insuccesso avrebbe ucciso il balivo, questi lo fece condurre nel suo battello sul lago di Lucerna per trasportarlo prigione nella fortezza di Küssnacht. T. riuscì a fuggire durante una tempesta, e uccise poi Gessler sulla via di Küssnacht. Di qui avrebbe avuto principio la rivolta e quindi la liberazione dei tre Cantoni. T. avrebbe poi partecipato alla battaglia di Mortgarten (1315) e sarebbe perito nel 1354 salvando un fanciullo ch'era caduto nel fiume Schlachen.
La leggenda di G. T. (Tell è un soprannome) appare per la prima volta verso il 1470, quasi contemporaneamente in canti popolari e in qualche cronaca come quella di Melchiorre Russ, segretario di stato a Lucerna. Le diedero forma definitiva e autorità di vera storia G. Stumpf e E. Tschudi nel sec. XVI. Fu messa in dubbio nel sec. XVIII, e una vicace polemica sorse dopo la pubblicazione del Guillaume Tell. Fable danoise (1760) di Uriel Freudenberger, pastore bernese, il quale sostenne l'origine scandinava del pittoresco racconto accreditato da E. Tschudi. Difese allora (1780) la tradizione nazionale G. Müller; la combatté efficacemente, più tardi (1835-1851), J.E. Kopp, rispetto sia alla persona di G.T., sia alle cause della rivolta e alle circostanze che determinarono la vittoria dei confederati.
Bibl.: A. Rilliet, Les origines de la Confédération Suisse. Histoire et légende, 2a ed., Ginevra 1869; F. Heinemann, T.-Iconographie, Lucerna 1902; id., T.-Bibliographie, Berna 1908. Anche: Ch. Gilliard, in Revue belge de philologie et d'histoire, 1924; E. Meyer, in Revue d'hist. Suisse, 1930.