GUGLIELMO IV duca di Sassonia-Weimar
Nato nel 1598, morto nel 1662. Insieme con i suoi fratelli maggiori si unì all'Unione protestante nel 1619, per consiglio dello zio, il principe di Anhalt, e prese parte alla battaglia della Montagna Bianca. Scioltasi la Lega, proseguì la guerra con le sue truppe a fianco di Mansfeld, del margravio Giorgio Federico di Baden e di Cristiano di Halberstadt; nella battaglia di Stadtlohn, nel 1623, cadde prigioniero dell'imperatore e fu liberato solo dopo due anni. Nel 1626 seguì suo fratello Giovanni Ernesto nel governo del ducato di Sassonia-Weimar, e allora nell'interesse del suo paese si tenne lontano dalla guerra, tanto più che dal 1625 tutta la Turingia si trovava sotto il potere di wallenstein e del suo esercito. I tentativi del duca di attenuare la dura pressione ebbero poco successo e così anche i suoi sforzi di raccogliere insieme i protestanti tedeschi per far fronte all'editto di restituzione. Nel 1631 dinnanzi all'avanzata di Tilly ritirò rapidamente un'offerta di alleanza fatta a Gustavo Adolfo e fuggì a Lipsia. Solo dopo la battaglia di Breitenfeld si unì al re di Svezia, ma non come un alleato indipendente: venne nominato generale svedese con l'ordine di raccogliere un esercito. Una grave malattia lo costrinse ad abbandonare l'esercito nel 1632; e così non prese parte alla battaglia di Lützen. L'avversione di Oxenstierna rese ancora più difficile la sua posizione. Egli si accostò alla Sassonia elettorale e aderì nel 1635 alla pace di Praga. Da allora assunse un atteggiamento ondeggiante; ma ebbe, come tutti i principi, diritto sovrani dalla pace di Vestfalia. Cercò poi, ostacolato dalla continua penuria di mezzi, di curare le ferite inflitte dalla guerra al suo paese, arricchito di Eisenach. Morì nel 1662.