guèrra civile americana (o di secessióne) Conflitto (1861-65) scoppiato negli USA dopo il tentativo di secessione degli Stati meridionali, riuniti in Confederazione contro il governo federale dell'Unione. Le origini della g.c.a. sono legate ai diversi sistemi economici e doganali: gli Stati del Sud, agricoli e latifondisti, erano favorevoli al libero commercio, quelli del Nord, industriali e commerciali, erano fautori di tariffe protezionistiche. Su questa base si inserì la disputa tra il Nord abolizionista e il Sud schiavista, che sfociò nella g.c.a. a seguito dell'elezione a presidente di A. Lincoln (1860), favorevole a una graduale abolizione della schiavitù. Nel dic. 1860 undici Stati sudisti si staccarono da Washington e si unirono in una Confederazione con una propria capitale (Richmond in Virginia) e con un proprio presidente, J. Davis (1808-1889). Nell'apr. 1861, un mese dopo che Lincoln aveva assunto la presidenza, scoppiò la guerra civile con l'attacco dei sudisti a Fort Sumter. Nel corso del conflitto le armate sudiste guidate dal generale R. Lee opposero una straordinaria resistenza, ma alla fine dovettero cedere alla supremazia dell'esercito nordista al comando di U. Grant (sconfitta di Gettysburg, luglio 1863) e si arresero nell'apr. 1865. La guerra, resa cruenta dall'impiego delle prime armi automatiche, era costata oltre 600.000 morti. La sconfitta degli Stati del Sud e la scomparsa della schiavitù posero le premesse di una rifondazione della nazione americana sulla base della supremazia industriale del Nord e del rafforzamento del governo federale.