GUELFI (Welfen)
Famiglia principesca tedesca originaria dalla Svevia, di cui non è possibile stabilire con sicurezza gl'inizî. Capostipite ne fu nel sec. VIII un Welf I; la figlia Giuditta fu la seconda moglie di Ludovico il Pio, il suo secondogenito divenne il capostipite della dinastia burgunda, estintasi nel 1032. La discendenza maschile di questa antica casa dei Guelfi si spense nel 1055 con Welf III, duca di Carinzia. La sorella di lui Cunizza andò sposa al conte Azzo d'Este: il loro figlio Welf IV fu il fondatore della casa iuniore dei Guelfi. Nel 1070 Welf IV divenne duca di Baviera, dopo la deposizione di suo suocero Ottone di Nordheim; la famiglia si affermò anche in Sassonia quando il figlio di Welf, Enrico il Nero, sposò la figlia dell'ultimo dei Billung. Il figlio, Enrico il Superbo, si unì in matrimonio con Gertrude, figlia ed erede di Lotario III, ottenendo da questo nel 1137 il titolo di duca di Sassonia, oltre a quello di duca di Baviera. Giuditta, figlia di Enrico il Nero, andò sposa a Federico di Svevia; essa è la madre di Federico I. Con Enrico il Leone, figlio e successore di Enrico il Superbo, la potenza dei Guelfi toccò l'apogeo; ma nel 1180 egli perdette per bando imperiale entrambi i ducat,. conservando solo i beni allodiali nel Brunswick e a Lüneburg, nucleo iniziale dei nuovi territorî di casa guelfa. Il nipote di Enrico, Ottone, fu investito ancora fanciullo (1235) da Federico II del ducato di Brunswick-Lüneburg. Già con i suoi figli s'iniziò la divisione in due linee, una settentrionale di Lüneburg, l'altra meridionale di Brunswick, che andarono sempre dividendosi in seguito. Dopo l'estinzione di numerose linee, si formarono nel sec. XVI due linee, la linea di Brunswick iuniore, residente nel ducato di Brunswick, spentasi nel 1884, e quella di Lüneburg iuniore, poi di Hannover, la quale acquistò nel 1692 la dignità elettorale e salì nel 1714 sul trono d'Inghilterra. Sino al 1837 questa linea regnò in Inghilterra e nel Hannover, legati dal vincolo personale; nel 1837 si veme ad una divisione. Nel 1866 la casa Guelfa dovette cedere il ducato che fu annesso alla Prussia (v. per i particolari della storia contemporanea le voci brunswick: Storia, VII, p. 987 seg., e hannover: Storia, XVIII, p. 363).
Bibl.: F. Steger, Das Haus der Welfen, Brunswick 1882; E. Krüger, Der Ursprung des Welfenhauses, Wolfenbüttel 1899; F. Schmidt, Die Anfänge des welfischen Geschlechtes, Hannover 1901. Le ultime due opere non hanno base critica; v. in merito: H. Witte, in Zeitschrift für Gesch. des Oberrheins, 1901, pp. 691-706; Beiträge zur Genealogie der welfischen Fürsten vom Beginn der karolingischen bis zur salischen Zeit, Lipsia 1901.