Persona cui è attribuita la capacità di guarire malattie varie giovandosi di particolari facoltà o di rimedi magici o atipici. La figura del g., investita di un ruolo più o meno specifico, è presente pressoché in tutte le società umane. L’uso di particolari tecniche del corpo, la conoscenza delle virtù terapeutiche delle piante e più in generale delle risorse dell’ambiente, la capacità di comunicare con il mondo degli spiriti e degli antenati, fanno del g. una figura rispettata e spesso temuta. Il g. è capace di curare e può al tempo stesso infliggere malattie. Per lungo tempo, il pregiudizio etnocentrico che vedeva nella biomedicina moderna l’unica scienza efficace della guarigione, ha fatto sì che i g. presenti nelle varie società di interesse etnografico fossero visti unicamente come individui investiti di poteri soprannaturali o peggio come impostori. Negli ultimi anni, discipline come l’etnoscienza, l’etnopsichiatria e l’antropologia medica hanno portato a una riconsiderazione della figura dei g. tradizionali, delle loro tecniche di cura e del loro sapere: la stessa industria farmaceutica si interessa delle proprietà terapeutiche dei vari medicinali preparati dai guaritori.