GUADO (dall'ant. germ. weit; fr. guède, pastel; sp. pastel; ted. Waid; ingl. woad)
Si designa con questo nome (o con quello di glasto, dal gallico glastum) tanto la Isatis tinctoria L., pianta appartenente alla famiglia delle Crocifere, quanto una materia usata per tingere in azzurro filati e tessuti e che si ricava dalle sue foglie, le quali contengono lo stesso principio colorante dell'indaco.
Il guado è una pianta erbacea, glaucescente, a fusto eretto ramoso, alta circa 1 m., con le foglie inferiori picciolate oblungo-lanceolate e le superiori sessili sagittato-lanceolate; ha fiori gialli riuniti in ricche pannocchie terminali; i frutti sono siliquette oblunghe ristrette alla base, appiattite, alate, indeiscenti, contenenti un solo seme, pendule. È spontanea in Europa, nell'Africa settentrionale e in Oriente, e si coltivava abbastanza un tempo, oggi assai scarsamente, per usarla invece dell'indaco.
Per la sua utilizzazione si raccolgono le foglie inferiori quando sono spesse e lucide, e la raccolta si ripete più volte sulla stessa pianta. Le foglie si fanno seccare, indi si pongono a macerare nell'acqua calda; raffreddato e decantato il liquido, si sbatte, e la sostanza colorante si deposita in fiocchi e viene raccolta; ovvero si macinano le foglie secche e se ne fa con acqua una pasta, che si lascia fermentare e poi si dissecca.