Obiettivo fotografico e cinematografico (detto anche, nell’uso corrente, grandangolo), che ha la lunghezza focale minore della diagonale del formato del fotogramma e copre quindi un angolo di campo maggiore di quello degli obiettivi normali. La lunghezza focale è, per un dato formato di fotogramma, minore di quella degli obiettivi normali, e minore è, di solito, anche l’apertura relativa. Così, per es., per le macchine cosiddette a piccolo formato (fotogramma 24×36 mm2; diagonale del fotogramma 43 mm) gli obiettivi normali hanno distanza focale dell’ordine di 50 mm, angolo di campo dell’ordine di 50°, apertura relativa di 1:1,2 o meno, mentre gli obiettivi g. hanno distanza focale dell’ordine di 30-20 mm, angolo di campo dell’ordine di 75°-96°, apertura relativa dell’ordine di 1:2 o meno. I g. non differiscono molto, come struttura, dagli obiettivi normali, però devono essere particolarmente studiati in vista della riduzione delle aberrazioni geometriche, esaltate dal relativamente grande valore dell’angolo di campo. Trovano impiego particolarmente nella ripresa di paesaggi o di complessi architettonici.