JAGOW, Gottlieb von
Diplomatico tedesco, nato a Berlino il 22 giugno 1863. Entrò nel servizio dello stato prussiano nel 1889 e in quello diplomatico nel 1895. Fu consigliere all'ambasciata a Roma; dal 1906 al 1908 prestò servizio al Ministero degli affari esteri a Berlino; fu successivamente ministro a Monaco di Baviera e all'Aia, e nel 1909 tornò a Roma come ambasciatore per rimanervi fino al momento in cui, nel 1913, succedette ad A. v. Kiderlen-Wächter come segretario di stato per gli Affari esteri; nel 1914 fu nominato anche ministro di stato prussiano. Al momento dell'assassinio di Sarajevo, si trovava in Svizzera in viaggio di nozze: telegrafò a Berlino offrendo di tornare immediatamente, ma gli fu risposto che non c'era ragione di un ritorno affrettato. Quando riassunse le sue funzioni, allo scadere del congedo (6 luglio), la decisione degl'Imperi centrali era già stata presa all'infuori di lui, in seguito alla missione del conte Hoyos a Berlino. Tuttavia, conoscendo meglio di altri le cose italiane, consigliò subito a Vienna di assicurarsi un'attitudine amichevole dell'Italia mediante l'offerta del Trentino, ma non fu ascoltato. Lasciò il posto di segretario di stato nel novembre 1916. Di temperamento riflessivo, si studiò di portare una nota ragionevole nell'adempimento del suo ufficio, ma non aveva una personalità tale da poter resistere alle correnti che trascinavano avventatamente la Germania verso la sconfitta; e in un volume, pubblicato nel 1919 col titolo Ursachen u. Ausbruch des Weltkrieges ha anzi cercato di giustificare la condotta del suo paese, difendendo anche i più gravi errori commessi, come la violazione della neutralità del Belgio.