Gorizia
Città della Venezia Giulia, situata allo sbocco dell’Isonzo. Dal 1509 fu dominio degli Asburgo e sotto l’amministrazione austriaca la città crebbe d’importanza. Dopo il 1815 partecipò al movimento di liberazione nazionale e fu centro attivissimo dell’irredentismo italiano tra il 1866 (poiché restò esclusa dai confini del nuovo regno d’Italia) e il 1918, quando fu annessa all’Italia. Dopo l’8 sett. 1943, il territorio di G. fu teatro di una strenua resistenza all’invasione nazista (battaglia di G.) e per un breve periodo (1943-45) la città fu posta sotto l’amministrazione militare tedesca. Con l’arrivo dei partigiani iugoslavi (1945) nel territorio di G. iniziarono le repressioni; migliaia furono gli arrestati e i dispersi sia tra gli italiani che tra coloro che si opponevano al regime comunista di Tito. Dopo la Seconda guerra mondiale, per il trattato di pace (1947) con la Iugoslavia, l’83,4% della provincia di G. fu ceduto alla Slovenia, mentre la maggior parte dell’area urbana di G. rimase in territorio italiano; al di là della frontiera, dal 1947, si è formato il centro di Nova Gorica. Con l’ingresso della Slovenia nell’UE (2007) è stata abbattuta la rete di confine che divideva la città in due parti.