gonococco
Batterio gram-negativo della specie Neisseria gonorrhoeae, agente causale della gonorrea (o blenorragia), scoperto da A. Neisser nel 1879. Si presenta come un diplococco, con una caratteristica forma a chicco di caffè. La ricerca microscopica negli essudati patologici è assai facile nelle forme acute, dove il g. si trova in grande abbondanza, specie nell’interno dei leucociti polinucleati; più difficile è il suo riconoscimento nelle forme croniche, in cui può essere confuso con altri batteri. La trasmissione avviene per via sessuale (uretrite gonococcica, infezioni ano-genitali) o da madre a figlio al momento del parto (congiuntivite gonococcica neonatale). Il g. è scarsamente resistente fuori dall’organismo umano e muore rapidamente per effetto del calore o dell’essiccamento; è sensibile alla penicillina e alle cefalosporine. L’infezione gonococcica può mascherare talvolta una concomitante infezione luetica.