glutammato
Amminoacido non essenziale, utilizzato tra l’altro dalle cellule nervose come principale neurotrasmettitore (➔) eccitatorio. Numerosi tipi di neuroni impiegano come neurotrasmettitore il g., in partic. i neuroni piramidali della corteccia e dell’ippocampo. Le principali vie glutammatergiche sono quelle in uscita dalla corteccia cerebrale e dirette verso le strutture sottocorticali, quelle dei nuclei olivari inferiori verso il cervelletto, la via perforante dalla corteccia temporale mediale all’ippocampo, e i circuiti interni dell’ippocampo stesso. Il g. agisce stimolando recettori postsinaptici sia legati a canali ionici selettivi (recettori ionotropici AMPA e NMDA), sia associati a proteine G (recettori metabotropici mGluR). Il g. liberato nello spazio sinaptico viene successivamente inattivato da un sistema di ricaptazione effettutato da trasportatori di membrana (EAATs, Excitatory AminoAcid Transporters) presenti sulle cellule gliali. La trasmissione glutammatergica costituisce il meccanismo di base nei fenomeni di plasticità neurale (➔), di potenziamento a lungo termine (➔) e depressione a lungo termine (➔) nell’ippocampo. Tuttavia, concentrazioni elevate di g. nello spazio extracellulare possono avere effetti neurotossici e determinare l’insorgenza di malattie neurodegenerative.