glioma
Tumore cerebrale che prende origine dal tessuto gliale. La caratteristica comune di questi tumori è la crescita intracranica, che determina una sofferenza di natura compressiva sull’encefalo. I g. si localizzano principalmente a livello degli emisferi cerebrali, più raramente nel tronco encefalico (g. del tronco), nel cervelletto e nel nervo ottico (g. del nervo ottico). A seconda dei tipi di cellule da cui si originano, i g. a loro volta sono distinti in astrocitomi, oligodendrogliomi, ependimomi e glioblastomi e tumori dei plessi coroidei. Le caratteristiche cliniche e sintomatologiche dei g. sono da identificarsi con sintomi di ordine generale (compressione endocranica) e sintomi specifici dovuti alla localizzazione neuroanatomica del tumore. La cefalea continua, persistente da più di 3÷4 settimane, non risolvibile con analgesici generici, può essere un sintomo comune a diverse forme di glioma. Oltre a essa possono comparire la sindrome da ipertensione endocranica o forme di edema cerebrale. La sintomatologia specifica è molto vasta: dall’amnesia all’atassia, dall’emiplegia all’afasia, dall’emianopsia all’aprassia, oltre a singoli sintomi dovuti al danno dei nervi cranici all’interno della scatola cranica. Uno dei quadri clinici più frequenti del g. è rappresentato dall’epilessia, sia con crisi parziali che generalizzate. La combinazione multidisciplinare fra chirurgia, radioterapia e chemioterapia è alla base della terapia dei g.: la loro asportazione totale per via operatoria non è facile proprio a causa della loro localizzazione nel cervello. La chemioterapia prevede l’uso di temozolomide, per le forme più resistenti di g. si può utilizzare il bevacizumab, un anticorpo monoclonale che agisce inibendo l’angiogenesi del tumore, in combinazione con altri chemioterapici.