VANDELLI, Giuseppe
Filologo, nato a Modena il z0 giugno 1865, morto a Firenze il 29 marzo 1937. Accademico della Crusca.
Discepolo di P. Rajna, procurò dapprima l'edizione critica dei Reali di Francia di A. da Barberino (Bologna 1892-1900; n. ed. completata a cura di G. Gambarin, Bari 1947). Alla scuola di A. Bartoli, d'altra parte, iniziò giovanissimo gli studî sul testo della Divina Commedia, a cui dedicò tutta la vita pur tra le cure dell'insegnamento ginnasiale professato a Modena e a Firenze. Frutto di essi è il testo del poema, per il volume delle Opere pubblicate a Firenze dalla Società dantesca in occasione del centenario del 1921; testo di cui espose i criterî e difese le lezioni in numerosi scritti pubblicati o riassunti nel Boll. d. Soc. dantesca, I, n. 15; n. s., VIII, XI, XIII, XV; nella Bioliofilia, IX; e negli Studi danteschi, III, IV, V, VI, VII, XIX, e XX. La sicura conoscenza di tutto il mondo dantesco mise a profitto nell'attentissima revisione del commento dello Scartazzini, che dalla 9a ed. (1929) in poi divenne integrale rinnovamento.
Si occupò anche delle Epistole a Moroello Malaspina e a Cangrande (Boll., n. s., VII, VIII, IX, poi nel vol. collettivo Dante: La vita, le opere, Milano 1921); illustrò una nuova redazione del commento dell'Ottimo, e difese l'autenticità di quello del Boccaccio (Studi dant., XIV e XI); espose i problemi che presenta il Boccaccio come copista e critico di testi danteschi (Atti della Crusca, 1921-22); dimostrò l'autografia dello Zibaldone magliabechiano e del Teseida laurenziano (Studi di filologia ital., I e II). Notevolissimo, infine, il contributo dato all'ediz. commentata del Convivio, a cura di G. Busnelli (Firenze 1934-37).
Bibl.: In memoria di G. V., nel I anniversario della morte, Firenze 1938; M. Barbi, in Studi danteschi, XXI, pp. 217-19; G. Mazzoni, in Studi di fil. ital., V, pp. 95-96; G. Bertoni, in Giorn. stor. della lett. ital., CIX, p. 368.