PISANELLI, Giuseppe
Giurista, avvocato, oratore e uomo politico, nato nel settembre 1812 a Tricase (Lecce), morto il 5 aprile 1879 a Napoli. In questa città si laureò in giurisprudenza e salì presto ad altissima fama nell'esercizio dell'avvocatura. Deputato nel 1848 al parlamento napoletano, perseguitato per i suoi sentimenti liberali dalla reazione borbonica, riuscì a sfuggirla riparando a Civitavecchia, e successivamente a Genova, insieme con P. S. Mancini e altri patrioti; ma venne condannato in contumacia alla pena di morte e alla confisca dei beni. A Londra e a Parigi, dove anche si recò, ebbe lunga consuetudine con Guglielmo Pepe e Vincenzo Gioberti. Nel 1852 si stabilì a Torino, dove gli furono resi grandi onori: col Mancini e con A. Scialo) a attese alla pubblicazione d'un commento al codice di procedura civile. Tornato a Napoli nel luglio 1860, venne nominato da Garibaldi, dopo l'esito vittorioso della spedizione dei Mille, ministro di Grazia e giustizia; ma durò in carica soltanto ventidue giorni. Sotto la luogotenenza Farini tornò a essere consigliere per lo stesso ministero durante un periodo di poco più di due mesi. Poi fu eletto deputato al primo parlamento italiano per il collegio di Taranto, che gli confermò il mandato nelle tre successive legislature. Dopo Aspromonte, succeduto al Rattazzi il Farini nella presidenza del ministero, fu ministro di Grazia, giustizia e culti, e continuò ad esserlo anche quando al Farini successe il Minghetti, fino al 21 settembre 1864. A questo periodo è particolarmente legata la fama del P., perché diede opera alla redazione del codice civile e del codice di procedura civile: gli eventi politici non gli permisero di apporre a questi codici la sua firma, ma essi sono universalmente riconosciuti come sua opera insigne. Non volle più essere ministro, ma accettò la nomina a consigliere di stato e continuò a essere apprezzato alla Camera per l'alto ingegno, l'ampia conoscenza del diritto, la grande equità.
Opere: G. Pisanelli, P. S. Mancini, e A. Scialoja, Commentario del codice di procedura civile per gli stati sardi, voll. 8, Torino 1855-63: adattato al codice di proc. civ. ital. da D. A. Galdi, Torino 1887-94; Sulla pena di morte, Torino 1862; Relazione sul progetto di codice civile, presentato in iniziativa al senato dal ministro guardasigilli Pisanelli nella tornata del 15 luglio 1863, Torino 1863; Relazione sul progetto di codice di procedura civile, presentato in iniziativa al senato dal ministro guardasigilli Pisanelli nella tornata del 26 novembre 1863, Torino 1863; Della istituzione dei giuratí, 2ª ed., Napoli 1868; Dei progressi del diritto civile in Italia nel sec. XIX, Milano 1872, ecc.
Bibl.: A. Vannucci, Illustri contemporanei, in Illustrazione italiana VI (1879), pp. 243-45; L. Stampacchia, La biografia di G. Pisanelli e il suo progetto del codice civile, Lecce 1880; T. Sarti, Il parlamento subalpino e nazionale, Terni 1890; F. Pepere, Della vita e delle opere di G. P., in Atti della R. Accademia di scienze morali e politiche di Napoli, XXIV (1891), p. i segg.