GIOSAFATTI, Giuseppe
Architetto e scultore, nato ad Ascoll Piceno nel 1643, morto ivi il 7 luglio 1731. È notevole rappresentante del Barocco nelle Marche. Nell'opera sua maggiore, il palazzo comunale di Ascoli (1683-1745: in parte su piani di G. B. Cavagna), compiuta dai suoi figli, è da rilevare il motivo delle cariatidi adoperate nelle finestre al primo ordine. Il medesimo partito egli adotò, nel portale e nelle finestre del palazzo Lenti Gallo, eretto con la collaborazione del figlio Lorenzo. Elegantemente bizzarro è il portale del giardino Odoardi, forse la sua opera più riuscita. Nella chiesa di S. Emidio alle Grotte s'ispirò per la facciata a S. Maria della Pace a Roma. Sua è anche la sistemazione della zona mediana della cripta del Duomo (1704). Come scultore va ricordato specialmente per il gruppo statuario della Madonna e S. Tommaso nella chiesa di S. Tommaso.
Dei figliuoli che lo aiutarono nell'arte, Lorenzo (1696-1780), Pietro (1699-1785), e Lazzaro, il più importante fu Lazzaro (nato nel 1694 ad Ascoli Piceno, ivi morto il 17 aprile 1781), architetto e scultore anch'egli. A Roma decorò con stucchi la chiesa dei Ss. Giuda e Simone. Ad Ascoli eseguì il gruppo marmoreo del Battesimo di S. Polisia per mano di S. Emidio (1718) nella cripta del duomo. Nella pinacoteca comunale è un suo bozzetto rappresentante Santo Emidio in gloria. A Offida rinnovò la collegiata.
Bibl.: C. Mariotti, Guida di Ascoli, Ascoli Piceno 1907; id., Ascoli Piceno (Italia artist., n. 69), Bergamo 1913; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIV, Lipsia 1929 (con ampia bibliografia).