BALSAMO CRIVELLI, Giuseppe
Nacque a Milano il 10 sett. 18000, dal marchese Anselmo e da Ottavia Tosi. Compiuti gli studi liceali a Venezia, nel 1824 conseguiva la laurea in medicina nell'università di Pavia e nel 1837 quella in zooiatria. Insegnante di storia naturale nel liceo S. Alessandro di Milano, passò nel 1852 alla cattedra di mineralogia e zoologia nell'università di Pavia, che nel 1863 cambiò con quella di zoologia e anatomia comparata; per molti anni fu preside della facoltà di farmacia. Nominato nel 1840 Socio effettivo dell'Istituto lombardo di scienze e lettere, ne fu vice presidente nel 1850-51 per nomina del governatore Radetzky.
Morì a Pavia il 15 nov. 1874.
Notevole fu la sua opera pedagogica, esplicata, oltre che nell'insegnamento, con pubblicazioni di carattere didattico e divulgativo e con buone traduzioni di trattati stranieri, abbastanza diffuse.
Alla scuola del B., pur non molto eloquente dalla cattedra, ma espertissimo e paziente nel laboratorio, si formarono molti naturalisti italiani, ben noti nella seconda metà dell'Ottocento, come E. Cornalia, G. Omboni, C. Parona, I. Macagno e altri.
Il B. iniziò la sua varia attività scientifica come botanico. In collaborazione con G. De Notaris, tra il 1831 e il 1838 pubblicò alcuni saggi sui muschi, molto apprezzati dai micologi del tempo. Tra il 1835 e il 1838 pubblicò importanti lavori sulla Botryhs bassiana,sulle alghe e le caracee di Lombardia. Di particolare rilievo furono gli studi sulla Botrytis,che completavano la scoperta di A. Bassi sull'agente patogeno del calcino del baco da seta. A lui fu dedicata la Balsamia Vitt., un genere di fungo ipogeo. Dalla botanica i suoi interessi si spostarono verso la zoologia riordinò e ampliò le collezioni zoologiche dell'università di Pavia; fece importanti osservazioni sull'anatomia dei miriapodi; scoprì, nei dintorni di Pavia, una nuova specie di crostacei branchiopodi. Negli ultimi anni di vita, in collaborazione col genero L. Maggi, si occupò della riproduzione delle anguille e successivamente della partenogenesi, problema a quei tempi molto dibattuto, scoprendo miceli sporiferi in soluzioni contenenti sostanze animali disaggregate. Anche la geologia suscitò il suo interesse e dal 1850, insieme coi suoi allievi, raccolse notizie sulla struttura geologica di varie regioni italiane e in particolare della Lombardia.
Scritti principali: De solanacearum familia in genere, addita verbascorum Italia indigenorum monographia, Ticini Regii 1824; Enumerazione delle piante crittogame non descritte nella Flora crittogamica dell'Italia settentrionale del Ch. sig. dott. Ciro Pollini (in collaborazione con G. De Notaris), in Bibl. ital. o sia Giornale di letteratura, scienze ed arti, LXIV (1831), pp. 270-279; LXX (1833), pp. 268-277; Osservazioni... sovra la nuova specie di Mucedinea del genere Botrytis che si svolge sovra i Bachi da seta e le crisalidi morte di calcino, ibid., LXXIX (1835), pp. 125-129; Sopra l'origine e lo sviluppo della Botrytis Bassiana e sopra una specie di Mucorino anch'esso parassito, ibid.,XC(1838), pp. 367-370; Pugillus muscorum Italiae novoruni vel minus cognitorum (in collaborazione con G. De Notaris), in Mem. d. R. Accad. d. scienze di Torino,classe di scienze fisiche e matematiche, XL (1838), pp. 327-351; Catalogo ragionato dei mammiferi, degli uccelli e dei rettili indigeni in Lombardia, Milano 1844; Prospetto elementare di una descrizione geologica dell'Italia..., Milano 1847; Schizzi geologici dell'Italia, Milano 1847; Di alcune specie di miriapodi del genere Iulus e di alcune loro particolarità, Milano 1862; F. Beudant, E. Milne Edwards e A. De Jussieu, Corso elementare di storia naturale..., a cura di G. B. C., Milano 1846; 3 ediz., 3 voll., Milano 1855-62; Notizie naturali e chimico-organiche sulla provincia di Pavia, Pavia 1864.
Bibl.: I. Cantù, L'Italia scientifica contemporanea,Milano 1844, p. 25; G. A. Pritzel, Thesaurus literaturae botanicae omnium gentium...,editio nova reformata, Lipsiae 1872, p. 13; P. Calderini, Cenni biografici di G. B. C., Varallo 1875; I. Macagno, Per l'inaugurazione del monumento al prof. G. B. C. nell'università di Pavia, Pavia 1877; Memorie e documenti per la storia dell'università di Pavia, I,Pavia 1878, p. 437; T. Taramelli, Commemorazione di G. B. C., in Rend. d. R. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, XVI (383), pp. 888-898; P. A. Saccardo, La botanica in Italia, I, Venezia 1895, p. 21; II, ibid. 1901, p. 14; G. Montalenti, Storia della biologia e della medicina in Storia delle scienze, III, Torino1962, p. 394; Encicl. Ital.,V, p. 998.